Presentazione Squadre 2020: Bardiani CSF Faizanè
La Bardiani – CSF – Faizanè non molla e rilancia. La formazione di Roberto Reverberi rimane nel lotto delle formazioni Professional, rinnovando sensibilmente l’organico rispetto al 2019. Nella scorsa stagione, la squadra emiliana è riuscita in poche occasioni a lasciare il segno, sia nelle occasioni in cui si è trovata a battagliare al massimo livello sia nelle corse in cui la qualità degli avversari si abbassava. Ci sono state però alcune note positive da cui ripartire e su cui poggiare l’attività della nuova stagione, attività che vedrà il #GreenTeam al via del Giro d’Italia, dopo aver ricevuto l’invito da parte dell’organizzazione. Sono dieci, complessivamente, i volti nuovi in formazione, esattamente la metà rispetto a quanti compongono l’organico per la stagione 2020. Ai numerosi giovani che provano a misurarsi con il mondo del professionismo, si affiancano anche alcuni corridori già esperti e in grado di competere in diverse tipologie di appuntamenti.
Gli uomini più attesi
Nel 2019 è stata una delle note più liete e in questa stagione proverà a dare ulteriori segnali di crescita. Giovanni Carboni è diventato “famoso” indossando a lungo la maglia bianca al Giro d’Italia 2019 e interpretando la Corsa Rosa con grande determinazione. Da lì è sembrato poter entrare in una nuova dimensione, che lo ha visto protagonista di nuovo spalla a spalla con i grandi al GP Lugano e a La Route d’Occitaine. La vittoria non è arrivata, ma le qualità sembrano promettere ancora meglio di quanto già fatto vedere e su di lui si basano molte aspettative di una squadra che cerca nuovi capitani.
Attaccante per definizione, Mirco Maestri è pronto a sobbarcarsi fughe e iniziative da lontano, quelle che gli hanno portato anche qualche soddisfazione tangibile nelle passate stagioni. Con uno stile di corsa simile non è facile lasciare il segno negli ordini d’arrivo, ma l’emiliano è una assoluta garanzia per una squadra come la Bardiani-Csf-Faizanè, che a lui deve molta visibilità. Corridore prezioso anche in supporto ai capitani, è uno degli elementi di maggiore continuità in squadra e può essere importante anche come collante del gruppo.
Per le volate, invece, la squadra di Roberto Reverberi punta forte su Matteo Pelucchi. L’erbese è uno che sa vincere e non ha mancato di dimostrarlo nel passato anche recente, visto che nel 2019 ha alzato le braccia al cielo per quattro volte. A lui si chiede di difendere i colori della squadra nelle corse di un giorno con conclusioni “facili” e magari anche nelle tappe per velocisti del prossimo Giro d’Italia. Responsabilità non da poco, quindi, ma il lombardo ha esperienza per non tradire le attese, pur essendo reduce nel complesso da stagioni difficili, senza più riuscire a corrispondere le aspettative dei suoi primi anni di carriera.
Chi arriva da un anno brillante è sicuramente Marco Benfatto, che approda in Bardiani forte di otto vittorie nel 2019. Nessuna di queste è arrivata in corse di primo livello, ma lo spunto veloce, su traguardi da sprinter puri, dell’uomo di Camposampiero è di quelli da rispettare. Se ci sarà l’opportunità di raccogliere successi buoni, per le bacheche e per le graduatorie nazionali e internazionali, lui sarà sicuramente un corridore da tenere d’occhio, al netto dell’operazione chirurgica cui si dovrà sottoporre in apertura di stagione. Per lui è una occasione importante per dare una svolta alla propria carriera.
Qualche attesa la suscita anche Daniel Savini, 22enne che ha rubato l’occhio all’ultimo Trofeo Matteotti, quando è stato terzo, sfidando nel finale corridori come Matteo Trentin e Andrey Amador. Per ora quello resta un lampo isolato, ma il ragazzo è giovane e ha la possibilità di crescere ulteriormente in quella che è, a dispetto dell’età, la sua terza stagione da professionista.
Altro giovane che ha fatto vedere qualche sprazzo interessante è Vincenzo Albanese, che non disdegna di cimentarsi negli arrivi di gruppo. Per lui quella che inizia è già la quarta stagione da pro’ e non è da scartare la possibilità che il corridore di Oliveto Citra possa raccogliere ora quel che ha seminato in passato, inseguendo quel salto di qualità che sin dai suoi primi anni ci si aspetta. In cerca di consacrazione ci sono le qualità di Luca Covili, che proverà a dimostrarsi uomo da salite, mentre Iuri Filosi, tornato in una squadra italiana dopo l’esperienza biennale in Francia, è un’altra carta da giocare per le giornate intermedie, quando c’è da salire e attaccare. Nella scorsa stagione è partito bene per poi non riuscire più a mettersi in evidenza. Chissà che la nuova maglia non lo aiuti a risalire di livello.
Discorso a parte merita Manuel Senni, che potenzialmente è, con ogni probabilità, il corridore più forte della squadra. Per lui, però, la scorsa annata è iniziata male – investito in allenamento – ed è proseguita nell’ombra, a eccezione di una fuga al Giro d’Italia. È ancora nel fiore degli anni (ne ha 27) e le qualità ci sono: può essere la vera sorpresa, in positivo, della stagione per la squadra di Reverberi.
Le giovani promesse
L’età è ancora “verde” e l’esperienza ad alto livello non particolarmente duratura, quindi Giovanni Lonardi può ancora essere considerato una “giovane promessa”. Nella scorsa stagione, con la maglia della Nippo Vini Fantini, ha concesso di spunti in volata molto interessanti, difendendosi bene anche in due sprint del Giro d’Italia. Arriva in una squadra dove di velocisti ce ne sono già e potrà sicuramente ritagliarsi il suo spazio, sia come uomo d’appoggio che come finalizzatore.
Dopo un 2019 in cui si è spesso in mostra con la maglia del Tirol Cycling Team, Nicolas Della Valle ha scelto la maglia verde-fucsia per compiere un nuovo passo del suo percorso di crescita. Lo spunto veloce c’è, oltre a una predilezione per i prologhi. Ovviamente, la concorrenza quest’anno sarà spesso più qualificata per il 22enne, che ha comunque le possibilità per mantenere quel che comporta lo status di “giovane promessa”. Nell’organico della Bardiani-CSF-Faizanè ci sono poi due ventenni che passano “pro” con un buon carico di speranze. Sono Filippo Zana e Fabio Mazzucco: entrambi, fra le altre cose, sono stati brillanti protagonisti all’ultimo Giro d’Italia Under 23, dimostrando anche grinta, voglia di lottare e di spendersi, caratteristiche che in questa formazione sono sempre molto ben considerate.
Più portato alle salite, o quantomeno, a percorsi dove la pianura lascia spazio alle pendenze, è Alessandro Monaco. 21 anni, è un altro ragazzo che dovrà fare esperienza e testarsi a un livello maggiore rispetto a quello vissuto finora in carriera. La formazione emiliana è l’ideale perché i giovani corridori proseguano nel loro sviluppo, quindi le premesse possono essere considerate interessanti.
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